Gli Sherpa piangono l'abate di Tengboche

Gli Sherpa piangono l'abate di Tengboche

Il venerabile Nawang Tenzin Zangbu (1935-2020), Rimpoche del monastero di Dawa Chöling.

 

Gli Sherpa piangono l'abate Nawang Tenzin Zangbu di Tengboche

 

È morto all'eta di 86 anni il Rimpoche e Lama Incarnato del monastero di Dawa Chöling Gompa (meglio noto come monastero di Tengboche o Thyangboche), il venerabile Nawang Tenzin Zangbu, identificato come la reincarnazione di Lama Gulu, importante monaco venerato nel lignaggio Nyingmapa del buddismo tibetano del Vajrayana.

Nato il 6 luglio 1935 a Namche Bazar, lo stesso giorno come Tenzing Gyatso (il XiV Dalai Lama), era il secondo Rimpoche del monastero dopo aver passato anni di studio sul buddismo Nyingmapa, i suoi costumi, rituali, pratiche e valori, a Dza Rongphu (Rongbuk), vicino al Campo Base dell'Chomolongma (monte Everest) in Tibet nel 1956 per guidare dal 1957 fino la sua recente scomparsa il monastero di Tengboche e il vicino convento di Pema Choling (Deboche), recentemente rinnovato che ospita una ventina di monache e anesso alla Dawa Chöling Gompa. Il monaco era sceso a Namche Bazar la scorsa settimana "perché lassù faceva freddo" ed è morto tranquillamente nella notte fra 9 e 10 ottobre 2020.

Il corpo del monaco è stato avvolto in un panno giallo e portato da lama buddisti, devoti e parenti lungo il sentiero fino a Tengboche, dove, come da tradizione Sherpa, il suo corpo giace per 42 giorni. Dopo i monaci di Tengboche decideranno se il corpo deve essere cremato o seppellito con un piccolo stupa da costruire su di esso. Gli ultimi riti finali saranno eseguiti il 49° giorno, quando si prevede che migliaia di Sherpa dal Khumbu e oltre dovrebbero salire al monastero per il funerale.

Ogni anno (eccetto il 2020) passano sopratutto durante la primavera e l'autunno migliaia di escursionisti e alcuni alpinisti. Quest'ultimi non mancano mai a visitare il monastero e a chiedere la benedizione dei monaci, preferibilmente del Rimpoche stesso, prima di tentare a salire gli ottomila del Khumbu, anche esse sedi di divinita varie che bisogna placare prima di violare le vette.

La spettacolare posizione del monastero a 3780 metri, offre un panorama inegualibile che include il monte sacro dei Sherpa, il Khumbu Yül-Lha (5761 m), il Nuptse (7861 m), Everest (8848 m), Lhotse (8516 m), Ama Dablam (6812 m), Kangtega (6782 m), Thamserku (6608 m) e molte altre vette innevate, questo monastero è certamente il più famoso del Nepal.

Nella sua lunga vita come Rimpoche ha visto grandi cambiamenti per il suo popolo dal suo monastero, che raramente ha lasciato fisicamente. Dal essere una remotissima regione povera a quello che oggi è una delle regioni montane più prospere del Nepal. Guidava i Sherpa spiritualmente, conservava i tesori della grande biblioteca di Dza Rongphu, raso a suolo durante la "rivoluzione culturale" in Tibet nel suo monastero. Era una autorità indiscussa che proteggeva il suo popolo, le montagne e ogni essere vivente. Dopo il rogo devastante del 1989, che distrusse i monastero e la grande biblioteca salvata dalla rivoluzione culturale in Tibet, sopravide la ricostruzione del monastero e più recentemente la ricostruzione del convento del convento di Pema Choling (Deboche).

Ciò che è straordinario di Nawang Tenzin Zangbu era la sua ampia visione. Dai bisogni dei 50 monaci residenti nel monastero e delle monache di Deboche, allo stato della natura, al suo popolo, alla nazione e perfino all'intero pianeta. Il rimboschimento delle aree attorno il monastero fu sua iniziativa e notava in merito nel 2000: "c'è ancora molto da fare. Chiediamo che ci vengano consegnate le foreste governative in modo che il monastero possa prendersi cura di loro". Fu invitato a partecipare al primo congresso internazionale del WWF in Kathmandu nel 2000 dove, durante il suo discorso al congresso diceva: "Nel mio monastero abbiamo fatto un grande sforzo per promuovere la conservazione, ridurre l'inquinamento e i rifiuti, e sensibilizzare al rapporto tra spiritualità e natura", affermando che "Non siamo lama che sediamo in casa e cantiamo e parliamo solo di filosofia. Siamo consapevoli dei cambiamenti nel mondo".

Tulku Nawang Tenzin Zangbu è popolarissimo attraverso tutto il Solu-Khumbu e oltre dove sempre risiedano dei Sherpa, era una autorità indiscussa che proteggeva il suo popolo, le montagne e ogni essere vivente. Ma non era chieco verso gli avvenimenti nel mondo: “La velocità della modernità e del cambiamento è arrivata al punto che ora dobbiamo veramente essere particolarmente preoccupati di perdere il nostro patrimonio e la nostra cultura, il fondamento stesso della nostra identità. Sì, la cultura e il linguaggio Sherpa probabilmente continueranno in qualche modo, ma rimarranno al centro di ciò che siamo come popolo? "

Uno dei progetti principali a cui ha lavorato negli ultimi anni è la realizzazione dei vasi Tendrel Nyesel, pratica dedicata a scongiurare l'infausto dei tempi, considerata una delle pratiche più potenti per portare pace e stabilità e aiutare la pace e l'armonia nel mondo, nonché per prevenire i disastri naturali.

Oltre ai impegni religiosi e conservatorie, scriveva libri sulla cultura e storia dei Sherpa, fra essi "Stories And Customs of The Sherpas: As Told by Tengboche Rinpoche, Ngawang Tenzin Zangbu" (ISBN-13 : 978-9993355304, ISBN:9993355305) considerato un capolavoro etnologico e tradotto in inglese.

Il mondo mai si ferma, cambia in continuo, Nawang Tenzin Zangbu rimanerà sempre un luminare per il suo popolo e per chi lo ha conosciuto oltre al passaggio e breve visita del monastero.

R.I.P. Tulku Nawang Tenzin Zangbu, Rimpoche del monastero di Dawa Chöling, Tengboche, Nepal

 Il monastero di Tengboche, Dawa Chöling

Il monastero di Tengboche, Dawa Chöling, meta di miltissimi escursionisti e alpinisti da tutto il mondo.

 

 

Commenti

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      stefano alzetta
      nov 24, 2020

      anche se non lo conoscevo, mi ha commosso ugualmente. sono stato a Tengboche 21 anni or sono e la pace e la serenità di quei luoghi ancora infondono il mio cuore ed i miei pensieri. colui il quale dedica la sua vita al suo popolo ed alla sua terra merita sempre profondo rispetto. onore al maestro venerabile Nawang Tenzin Zangbu.

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        Navyo Eller
        nov 24, 2020

        Grazie del commento, anche io penso che ha lasciato una eredità non solo spirituale, il che lo rende ancora più ...

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