Newsletter 22 aprile 2021

Newsletter 22 aprile 2021

Tramonto sulle pagode di Yela, anche Patan o Lalitpur

 

Navyo Nepal Discover Asia newsletter del 22 aprile 2021.

 

L'esercito del Nepal pulisce le montagne per gli alpinisti

Sembra strano ma è apparentemente vero: molte spedizioni non ripuliscono le montagne dopo le loro imprese. Altrimenti non è spiegabile che ogni anno si organizzano spedizioni dedicati alla pulizia dei campi base e sopra. Nonostante le spedizioni pagano un deposito per i rifiuti, questo apparentemente è troppo basso per incentivare svariati alpinisti ed organizzatori di spedizioni a non lasciare rifiuti di vario genere. Ogni anno si ripete lo stesso spettacolo, causato dai alpinisti e loro organizzazioni.

Quest'anno l'esercito nepalese sta lanciando una campagna per pulire varie montagne del paese con l'obiettivo di raccogliere 35 tonnellate (!!)  di rifiuti. La campagna "Montagne pulite" includerà 43 alpinisti e guide e riporterà i rifiuti scaricati da alpinisti e escursionisti su Everest, Lhotse, Pumori, Ama Dablam, Makalu e Dhaulagiri. La campagna si concluderà nella giornata mondiale dell'ambiente, il 5 giugno 2021. Si stima che la campagna attuale costerà circa 800.000 Euro, mentre il Governo del Nepal ha incassato come Royality da tutte le spedizioni di questa stagione l'equivalente di 2.180.000 Euro (ad oggi).

 

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Il panorama su Everest, Lhotse e Nuptse

 

Ogni primavera le spedizioni alpine nel mirino dell'attenzione

L'Annapurna quest'anno è fra le notizie più clamorose, in quanto dal 1950 al 2019 solamente 298 dei 1860 alpinisti hanno raggiunto la vetta, mentre nella presente stagione, ben 70 fra alpinisti e guide alpine nepalesi hanno raggiunto la vetta in circostanze molto discusse nel ambiente sul ottomila finora più temuto e più mortale di tutti. Le le spedizioni 2021 avrebbero dovuto probabilmente lasciare la montagna senza successo, in quanto solamente dopo aver raggiunto quota 7400 le guide nepalesi che dovettero mettere le corde fisse per i alpinisti stranieri, non avevano più corde (avendo 6,4 km di corde). Errore di management delle spedizioni forse, cosi si decide di mandare altri 800 metri di corde, ossigeno supplementare, viveri e carburante al campo 4 con un elicottero. L'uso del elicottero è stato fortemente criticato nel ambiente del alpinismo di quota. 

Ovviamente l'alpinismo si evolve, ma senza l'elicottero e il massiccio uso di guide nepalesi nel 2021 non ci sarebbero raggiunti molti alpinisti in vetta dell'Annapurna.

 

Everest, Everest!

L'Everest sempre regna, con ben 377 alpinisti paganti (di cui 88 donne), poco meno che il record del 2019, ma si suppone che saranno forse anche oltre 400 alpinisti quest'anno. Tutte le spedizioni sulle vette del Nepal contano adesso 665 persone su 16 montagne, fra essi lo spagnolo Carlos Soria che è tornato per tentare il "suo" Dhaulagiri per la 12esima volta a 82 anni! Lo spagnolo ha scalato tutti gli ottomila eccetto il Dhaulagiri e il Shisha Pangma, che ha scalato, ma non ha raggiunto la vetta principale, arrivando a 8008 metri. 

 

Il Covid raggiunge il campo base dell'Everest.

Diversi fonti riportano che al campo base Everest (5360 m), anche se non è chiaro se COVID-19 sia riuscito a intrufolarsi sulle pendici dell'Everest. Alcuni giorni fa, o scalatore norvegese Erlend Ness si è sentito improvvisamente male ed è stato trasportato con elisoccorso ospedale in Kathmandu. Da allora è in isolamento. Nel frattempo sono emersi voci secondo cui almeno altre due persone sarebbero malati. L'organizzatore Lukas Furtenbach si è lamentato del fatto che alcune squadre non rispettano i protocolli di sicurezza, apparentemente stanno organizzando feste e invitando membri di altre squadre. È importante notare che non siamo sicuri se sia stato il caso di Ness a scatenare le voci iniziali sul COVID o se ci sia un altro paziente zero. Molti concordano sul fatto che un'epidemia di COVID nel campo base dell'Everest segnerebbe una probabile fine della stagione alpinistica.

 

Aumentano le nuove infezioni Covid in Nepal

Entro due settimana nemmeno sono aumentate le nuove infezioni in Nepal. Da inizio aprile prima lentamente, nei ultimi giorni le cifre sono preoccupanti, nonostante la campagna di vaccinazione procede discretamente. La vicina India ha la "seconda onda" della pandemia e molti nepalesi che lavorano in India e indiani stesso sono scappati dalla pandemia dall'India per il Nepal. Nelle ultime settimane d meno di 100 nuove infezioni al giorno sono saliti a oltre 2356 di oggi e 12600 casi positivi nel paese. 

 

Il Bhutan vaccina velocemente la popolazione

Il Regno del Bhutan, incuneato tra India e Cina, ha una popolazione di circa 800.000 persone, molte delle quali vivono in villaggi remoti e difficili da raggiungere. Nonostante queste sfide geografiche, il 93% degli adulti in Bhutan ha ricevuto la prima dose di Covishield, il marchio indiano del vaccino AstraZeneca. Allo stesso tempo, il re aveva annunciato molto presto che si sarebbe vaccinato solo una volta che ogni cittadino ammissibile fosse stato vaccinato, dando priorità ai concittadini.

Il ministro della Salute Dasho Dechen Wangmo ha accreditato il successo del programma di vaccinazione sia alla leadership del re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, un forte sistema sanitario e al primo ministro, Lotay Tshering, lui stesso medico. Nonostante il grande successo, il Bhutan non ha intenzione di aprire il paese al turismo quando il mondo nello stesso tempo è in profonda crisi per la pandemia.

 

La minaccia delle tigre mangiatrice

“Bardiya Baagh”, una tigre mangiatrice di uomini ha recentemente portato dal Parco nazionale di Bardiya all'interno dello zoo centrale di Lalitpur. Ha attaccato e ammazzato una donna di 55 e un uomo di 31 anni recentemente. In passato, questi tigri erano cacciati, mentre oggi vengono narcotizzati e portati nel zoo. Ma come si vede, la tigre non perde l'attenzione, guardanti direttamente nei occhi, speriamo che non vede un bel pasto.... Ogni mese mediamente più di una persona perde la vita causato da attacchi delle tigri in Nepal. Si stimano poco meno di 300 tigri vivono nel paese fino oltre anche 3000 metri..

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Bardiya Baagh, la tigre mangiatrice di uomini nel zoo di Patan.

 

 

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