Ecco ormai discussione da diversi anni, sogetto a diverse spedizioni per ripulire la montagna, ma la situazione dei rifiuti sull'Everest è sopratutto una questione dei rifiuti umani, lasciato dai alpinisti. Nel 2017, gli scalatori sul versante nepalese hanno rimosso 25 tonnellate di rifiuti e 15 tonnellate di feci umane. Ma ora i funzionari cinesi stanno prendendo nuove iniziative che mirano a impedire che quella particolare bomba esploda. Uno di questi cambiamenti è che il campo base sul lato tibetano, che nel 2015 ha visto 40.000 visitatori (ultimo anno di ciu si accede ai dati in merito), sarà chiuso indefinitamente ai turisti. (Gli 300 alpinisti che hanno ottenuto un permesso per salire in cima alla montagna sono ancora autorizzati). La chiusura darà a una squadra di 200 persone il tempo e lo spazio per ripulire la spazzatura al campo base e le quote più alte. Il secondo cambiamento è che gli scalatori sono tenuti a riportare a tutti i loro rifiuti. E non solo bottiglie e lattine ma anche le loro feci. Mediamente si calcola di solo rifiuti umani 50 kg per alpinista durante una spedizione che durano mediamente 2 mesi...

Fila di alpinisti sui pendii del monte Everest...

Aggravante è che un sondaggio del 2012 sulle fonti d'acqua vicino a Gorak Shep, dove in un lago ghiacciale sono stati depositati per anni rifiuti e feci del campo base dell'Everest, ha rilevato che l'acqua esaminata del lago non rispettava gli standard internazionali per l'acqua potabile. Il freddo e l'elevazione impediscono alle feci di degradarsi in modo tempestivo e quindi finisce per essere depositato a barile e depositato nel letto del lago. La Cina per il momento si occupa certamente più responsabile, pensando a forzare gli alpinisti a defecare in sacchi che poi rimuovono dopo la loro discesa. In america su alcuni monti come il Mt. Rainer nello Stato di Washington e al El Capitan in Yosemite, ad esempio, sono già tenuti a farlo.

È comprensibile la chiusura del Everest Base Camp sul lato cinese (tibetano), giá al di sotto i campi base la situazione ecologica non è delle migliori, anche se sul lato nepalese i percorsi trekking hanno visto un notevole miglioramento, sopratutto nei ultimi 5 anni, anche se ancora c'e da fare. Purtroppo molti trekker non sono pronti ad essere più ecologici e rinunciare a certe usanze e bisogni, come le bottiglie di plastica, ma la popolazione ormai ha capito il valore nel impegno di tenere pulita il parco nazionale Sagarmatha, formando il gruppo Sagarmatha Pollution Control Committee (SPCC), che mantiene l'unico inceneratore del Khumbhu, dove si brucia plastica e carta, mentre bottiglie e aluminio vengono trasportati a Kathmandu per il riciclaggio. Tara Air, il vettore più importante che collega Lukla con il resto del mondo, ha volato nel 2017 11 tonnelate di rifiuti lasciati dai trekkers e raccolti da vari gruppi di mamme ed altri locali e portati a Lukla, dove la Tara Air, a zero costo come iniziativa di corporate social responsability, vola i rifiuti a Kathmandu. I rifiuti cosi raccolti, vengono venduti alle aziende di riciclaggio, vedi il video su youtube: https://www.youtube.com/watch?154=&v=ArL86CHdqyI

Ecco, mentre il Nepal ha fino un certo punto risolto il problema dei rifiuti al di sotto il campo base, ma non sopra, la Cina sembra intenzionata seriamente a risolvere il problema sopra il campo base, anche se sotto, e non solo ai piedi dell'Everest, ha ancora molto da fare. Siamo tuttavia anche noi "turisti" normali responsabili a non inquinare più del neccessario i luoghi dove andiamo. Rinunciare alle bottiglie PET per l'acqua, tenere pulito il nostro cammino e rinunciare a volere tutto quello che abbiamo in città, pagare l'impronta carbone sono solo alcuni, ma molto effettivi passi nella giusta direzione. Gli alpinisti, spesso a parole i primi a "proteggere l'ambiente montano" e criticare gli altri "turisti", vengono presi per il c..o mica per nulla dal noto satirico Adam Conover nella sua maniera insuperabile : https://www.facebook.com/watch/?v=561423771039765

Auguriamoci che non solo i turisti migliorano loro comportamento ecologico, ma anche molti dei alpinisti che continuano portare molti più rifiuti su, che apparentemente riportano da uno dei più delicati ecosistemi del mondo.

Alpinisti poco sotto la vetta dell'Everest, un certo affollamento si vede...