POLITICA ED ECONOMIA

Mappa generale del Nepal

Introduzione all'ordinamento dello stato e l'economia del Nepal

 

Il Nepal dal 2015 disponde della nuova costituzione "laica" , cercando di trovare la soluzione più adatta per un nuovo stato in futuro: è in atto l'elaborazione di una nuova costituzione. Il Nepal è ufficialmente un stato secolare da quando, nel 2008, è stata abolita la monarchia.

 

SUDDIVISIONE AMMINISTRATIVA

Amministrativamente il paese è suddiviso in 75 distretti. 16 distretti formano nel nord la zona montagnosa, 39 la zona collinare e 20 la zona del Terai. 16 distretti si trovano nella "Eastern Development Region", 19 nella "Central Development Region" 16 nella "Western Development Region", 15 nella "Mid-western Development Region" e 9 nella "Far-Western Development Region" del paese.

I distretti sono ulteriormente suddivisi nei "Village Development Committees" (VDC) e comuni come entità amministrative locali. Per svariate ragioni, il numero e la grandezza di queste unità cambia spesso. Attualmente ci sono 3.913 VDC e 58 città, includendo una "Metropolitana" (Kathmandu) e 4 "Sub-metropolitane". VDC e città sono suddivise in unità chiamate "Ward" (frazione, quartiere). Ogni VDC è composto da 9 Ward. Ogni distretto ha un suo ufficio, sotto la direzione del "Chief District Officer" (CDO), che rappresenta, con ampi poteri, il governo centrale, coordinando le varie attività amministrative e di sviluppo.

 

PARLAMENTO E GOVERNO

Il Parlamento è il massimo organo legislativo e si compone di un'unica Camera con 601 membri. Il governo detiene il potere esecutivo ed amministrativo, il Presidente della Repubblica è il capo dello stato e la terza forza è quella giuridica.

 

LE DONNE

Le donne in Nepal hanno, secondo la religione di appartenenza, più o meno dirittii: nelle popolazioni buddiste e animiste le donne sono quasi alla pari dell'uomo, le donne hinduiste hanno meno diritti nella vita familiare e sociale.

A livello legale, sono ancora private del diritto per l'ottenimento del passaporto, di registrare i propri figli ed altri diritti importanti senza il consenso del marito o padre (o fratello maggiore) e sono sottorappresentate ad ogni livello nelle istituzioni. Nelle famiglie hindù, una ragazza è considerata dalla nascita, più un peso per la famiglia (che non vuol dire che non vengono amate). Infatti, per sposare una figlia, la famiglia deve donare molto denaro o regali preziosi alla famiglia del futuro sposo, spesso indebitandosi per molti anni.

Un numero sempre elevato di ragazze, viene “venduto” ai bordelli in India ed altri paesi, e anche nello stesso Nepal.  Uomini vanno nei villaggi remoti per cercare una donna da sposare, promettendo ai genitori una vita buona in futuro alla presunta sposa. Una volta sposati, la "coppia" parte dal villaggio e spessissimo, la donna finisce direttamente nella prostituzione, o nei cosidetti "centri di massaggio" poco seri, offrendosi ai turisti. Ovviamente non tutti i servizi di massaggio sono una copertura per la prostituzione, il massaggio di fatto ha una lunga tradizione in Nepal ed è parte della vita di tutti nepalesi a partire dalla nascita.

 

LE CASTE

Il sistema sociale delle caste, anche se ufficialmente abolito dal 1962, regola le relazioni fra i diversi popoli e classi, al suo interno, secondo il Muluki Ain (codice sociale) Hinduista. Le caste sono la classificazione tradizionale Hindu, ma anche i buddisti la praticano, in maniera meno rigida, una forma di sistema delle caste.

Nel presente contesto ci riferiamo al sistema Hindù, in quanto prevale. Originariamente più teorico come classificazione sociale-religioso, che non conosceva barriere incavalicabili, nei secoli è stato trasformato in un sistema più o meno fisso, con a capo della scala le caste dei preti e dei guerrieri (e degli amministratori), i Bramini e Chetri che di conseguenza detengono un grande potere sulla popolazione ossia le caste inferiori.

Bramini e Chetri formano la quasi totalità dell’elite burocratica, educazione, governo e politica, anche se in Nepal molti Bramini e Chetri sono semplici contadini. Il sistema delle caste non porta ugualianza e rispetto fra la gente, e spesso avvengono delle liti per ragioni di “purezza” e di appartenenza a caste. Molti dei popoli autoctoni non accettano la sovranità dei bramini Hindù su di loro. Ovviamente i tempi moderni influenzano il sviluppo culturale, sociale e umano. Ma passerà ancora del tempo prima che questo capitolo negativo della società scompaia, rimanendo solo un ricordo storico.

 

LA CORRUZIONE

La corruzione ha dimensioni e conseguenze enormi per il paese. La strutturazione sociale ancora basata sulle caste, assieme ad un feudalismo sfrenato, sono fonte di ostacoli, quasi insuperabili, per lo sviluppo del paese.

La quasi totalità dell'amministrazione, della politica e anche delle Onlus nazionali (ed internazionali) sono oggi sotto pesanti accuse, provate e no, di corruzione.

La corruzione di fatto rimane il problema principale per uno sviluppo del paese e per la pace, ma sarà difficile (come nel resto del mondo), sradicare questo sistema criminale a danno della società nepalese.

 

L'AGRICOLTURA

Il Nepal, è un paese prelevamente argricolo con ca. il 75% della popolazione occupata nel settore. Produce sopratutto riso, canna da zucchero, ghee (burro sciolto), te, caffe e nelle montagne, prevalentemente, si occupa di pastorizia di capre, bufali e Yak secondo le regioni. La maggior parte dei contadini possiede pochi terreni, spesso insufficenti per nutrire le stesse  famiglie.

Il Sud del paese, il Terai, quasi intermente piano è il "granaio" del paese dove in parte si pratica anche un agricoltura più industrializzata e mechanizzata, mentre sulle colline e montagne, l'agricoltura è praticata più per sussistenza che per produzione da vendere.

Prende, come in altre nazioni, sempre più piede l'agricoltura biologica o alternativa. Negli ultimi anni alchuni prodotti agricoli vengono anche esportati nell'occidente, come il tè o caffè, ma anche il miele "Himalayano".

 

L'INDUSTRIA

L`industria ha relativamente poco influsso sull’economia, producendo prevalentemente tabacco, cemento, tappeti, saponi, apparecchi elettrici ed elettronici, vestiario, tappeti, sigarette, bibite, software per computer, acciaio e vetro. La produzione industriale si concentra sopratutto nel Sud del paese. 

Di  grande interesse per gli investori è il potenziale idro-elettrico, sopratutto per le  centrali idroelettriche di medie e grandi dimensioni.

 

IL TURISMO

Dal 1951 il paese si è aperto ai viaggatori, all'inizio erano sopratutto scienziati, etnologi, archeologi e gli scalatori delle alte vette del Nepal. Negli anni '60 ca. 600 stranieri visitarono annualmente il Nepal, incrementando il numero negli anni '70 a 50.000 e, succesivamente a 120.000 visitatori negli '80 fino ad arrivare agli attuali 700.000 arrivi circa, grazie sopratutto all’aumento del turismo asiatico e turismo religioso in primis dalla Cina e dall’India. Un terzo dei turisti va in trekking ai piedi dell’Himalaya. Il turismo è una delle principali fonti di valuta estera (ca. il 40%) per il paese, ma contribuisce relativamente poco al PIL con ca. "2,4% nel 2014, ma influenzando notevolmente il mercato del lavoro, dove contribuisce direttamente con ca. 140000 posti di lavoro e indirettamente (fornitori ecc.) con ca. 500000 posti di lavoro. I turisti italiani fluttuano dai 5-9000 annui.

 

COOPERAZIONE

La cooperazione è un fattore importante nel paese, le organizzazioni internazionali contribuiscono con ca. il 36% degli investimenti nel settore, il 64% arriva dal governo. Molte organizzazioni non governative (NGO e INGO) sono accusate dell’inuso delle risorse su grande scala. Si stima che ca. 28.000 ONG e INGO (organizzazioni non governative nazionali e internazionali) sono operative in Nepal. La maggior parte delle organizzazioni hanno sede nella valle di Kathmandu. Forse quello che serve è un miglior controllo del donatore e una trasparenza delle organizazzioni, non solo nepalesi, ma anche di quelle internazionali.