Manaslu, tempeste sui 8000la del Nepal

Manaslu, tempeste sui 8000la del Nepal

la vetta del Manaslu o "montagna dello spirito" (o "Kutang", 8163 m, Mansiri Himal), (foto di Jackson Groves).

 

La storia dell'alpinismo in Nepal negli ultimi due anni riguarda riporta interessanti dettagli, ma anche il passato di questa cima controversa. Dalla prima salita dei giapponesi nel 1956 del Manaslu "montagna dello spirito" (o "Kutang", 8163 m, Mansiri Himal), la vera cima dell'ottava montagna più alta del mondo appare che in realtà avrebbero scalato in pochissimi..

 Il Manaslu ha una cresta sommitale di 150 m che si estende da nord-ovest a sud-est con diverse sub-cime incorniciate lungo il percorso. La vetta più lontana è la più alta, ma solo di pochi metri di dislivello - con una traversata pericolosa e difficile per raggiungerla.

Il fatto è che la maggior parte degli alpinisti che affermavano di aver scalato il Manaslu in passato, non sono mai arrivati ​​alla vera vetta. Pochi sapevano nemmeno che c'era una vetta ancora più alta dietro la "ante-cima" fino a quando la guida nepalese Mingma Gyalje Sherpa (Minima G) e la sua audace traversata di una parete di ghiaccio verticale nel 2021 registrata nell'ormai famosa immagine del drone dall'avventuriero australiano Jackson Groves.

I registri dell'Himalayan Database mostrano che dei 281 alpinisti che hanno scalato il Manaslu nel 2021, solo 19 sono arrivati ​​alla vera vetta. Il sito mette un doppio asterisco dietro i nomi degli alpinisti che non possono dimostrare di essere arrivati ​​alla vetta reale.

Il cronista dell'alpinismo tedesco Eberhard Jurgalski ha suscitato scalpore negli ambienti alpinisti pubblicando la sua "lista degli alpinisti" dopo aver analizzato da vicino le fotografie della vetta dei 53 alpinisti che hanno affermato di aver scalato i 14 ottomila del mondo. Ne ha verificati solo tre e ha rifiutato anche le salite di Reinhold Messner. La maggior parte delle squalifiche di Jurgalski riguardavano le salite del Manaslu, anche se a Messner è stato attribuito il merito di aver raggiunto la vera vetta di quella particolare montagna che ha visto finora 2172 salite in vetta, di cui la grande maggiornaza scalando la vetta minore e 88 morti.

Le condizioni del ghiaccio sulla cima possono variare notevolmente da stagione a stagione, con la cresta coperta da neve fresca in autunno, ma la vera vetta a volte è priva di neve in primavera. Tuttavia, la maggior parte degli oltre 2172 alpinisti che hanno "raggiunto la vetta" dal 1956 ad oggi lo hanno fatto in primavera, sollevando dubbi sul fatto che la maggior parte di loro sia davvero arrivata alla vera vetta.

Il Manaslu con ben visibile le due punte più alte (foto di Jackson Groves).

La vetta del Manaslu con ben visibile le due ultime punte della vetta (foto di Jackson Groves)

Si dice che le condizioni alla vetta del Manaslu quest'anno siano pessime, con molta neve fresca accumulata in cima ai precari strapiombi sulla cresta sommitale. Il pendio sotto la vetta anteriore e la traversata verso la vetta principale è chiamato "Rolwaling Traverse" perché è da lì che proviene Mingma G.

Questo autunno ci sono alcuni alpinisti che sono tornati al Manaslu per "correggere" la loro scalata, incluso Ralf Dujmovits dalla Germania che pensava di essere stato sulla vera vetta nel 2007.

432 dei 502 permessi rilasciati dal governo del Nepal quest'autunno sono per il Manaslu. A loro si aggiungono 400 nepalesi che lavorano nei vari campi e sulla montagna. Certamente un assembramento notevole ai piedi della montagna, ad oggi, mai visto e certmente non diminuerà presto in futuro.

La stagione attuale è accompagnato, simile all'Everest, da un incremento forte dei voli dei elicotteri, che oltre ad eventuali soccorsi, oggi portano su e giù gli alpinisti al campo base per Kathmandu o sulla montagna stessa, togliendo fuori i villaggi, trek lodges e molti portatori lungo la valle del Buri Gandaki che porta fino a Samagaon (e oltre il passo Larky La) e che vedono gli elicotteri "rubarli" buona fetta del loro guadagno stagionale. Ma non solo, il disturbo sonoro per le valli, abitanti e animali che popolano la regione e ovviamente ai escursionisti che seguono le valli ai piedi delle alte montagne ormai deterra anche alcuni escursionisti durante il periodo delle spedizioni. Certamente questi sono i più grandi problemi assieme ai (molti) rifiuti lasciati dalle spedizioni sulle montagne, un pproblema che sembra essere permanente, senza visiva soluzione.

Purtroppo già contiamo le due prime vittime sulla montagna, Anup Rai, uno dei molti nepalesi che aiutano ai alpinisti stranieri nel raggiungere la vetta e Hilaree Nelson, nota alpinista americana durante la discesa dalla montagna.

Ottobre 2 update: ancora una grande valanga grande ha colpito il campo base Manaslu e altre i campi alti. Fortunatamente tutti illesi ma una 30 di tende distrutte. Il tempo certo non è a favore dei alpinisti al momento, anche sul Dhaulagiri si rapporta ci siano stati valange e nevicate intense, simile alla situazione del Mansalu.

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