Le spedizioni Everest & Co

Le spedizioni Everest & Co

Per ultima volta notizie attorno le spedizioni alpine Everest & Co ...

Le spedizioni Everest & Co 

 

Ancora ultime news dalle spedizioni sull'Everest & Co. Il Nepal (e la Cina) sembra voler aumentare notevolmente il costo dei permessi di scalare l'Everest, dai attuali 11000 USD a persona a 25000 USD dopo una devastante stagione primaverile, durante la quale si contano 11 vittime con 7 di loro clienti delle agenzie low cost. Ma vediamo cosa accade al momento..

 

Un incremento dei costi dei permessi potrebbe ridurre secondo alcuni esperti il business e quindi il numero di "alpinisti" con poco budget ed esperienza. Se fino al 2014 il Nepal chiedeva ben 70000 USD per spedizioni fino a 7 scalatori e in caso di singolo alpinista 25000 USD, dal 2014 ogni scalatore paga 11000, permettendo scalatori abili anche di organizzarsi da soli per una spedizione, senza dove aggregarsi ad altri o pagare 25000 USD solo per il permesso. Allora si pensava fosse un passo in avanti. Simile tutti altri 8000la si possono scalare pagando solamente 1800 USD a persona (prima 5500), con il risultato che montagne come il Lhotse o Manaslu hanno visto un raddoppio di scalatori.

Sul lato cinese/tibetano dal 2018 a 11450 USD per spedizioni con 4 o più membri, mentre se sono meno, il costo e' di 19500 USD a persona.

 

Per il 2019 la Cina ha ridotto i permessi di scalata per pulire la montagna, anche ai turisti non e' permesso avvicinarsi più al Everest fino a Dza Rongphu, il famoso monastero erroneamente spessi indicato come piu alto del mondo (non lo e'). Ogni spedizione futura dovrà pagare 5000 USD per la sicurezza/emergenze/soccorsi per le spedizioni in Tibet e ogni scalatore deve pagare 1500 USD per la raccolta dei rifiuti sull'Everest e 1000 per il Shisha Pangma, Cho Oyu e per chi non va oltre il campo base avanzato dell'Everest. Sembrano pessime notizie per i scalatori, sopratutto per chi ha budget limitato.

 

Se in Cina le spedizioni 2019 costarono dai 30000 ai 35000 USD a persona, in Nepal il costo si aggira da una media di 45000 nel 2019 a ben oltre 60000 dal 2021, le spedizioni low cost da mediamente 25000 a 40000 e le spedizioni "high end" a facilmente oltre i 100000 USD, sempre a persona ovviamente. La Cina definitivamente impone regole piu' severe del Nepal, limitando i permessi a 300 alpinisti a stagione, ma in pratica nel 2019 rilasciava olo 178 per la stagione primaverile, i controlli non sono solo per motivi di ecologia più severi e seri di quelli imposti dal Nepal, dove gli ufficiali designati alle spedizioni spesso non si trovano o arrivano al campo base e la corruzione sarebbe rampante come alcuni sospettano.

 

Crediamo di base che le montagne dovrebbero essere di "tutti", ovviamente rispettando le culture e credi locali nonché l'ambiente. Evidentemente l'idealismo non e' sufficiente per affrontare l'argomento e ovunque, anche nelle Alpi, nel Peru o sul Kilimangiaro, ovvunque si cerca di monetizzare al massimo le montagne. Il business e' oggi per tutti molto importante, anche se sarebbe da preferire nel alpinismo di trovare un sistema che guarda più' sulla capacita' effettiva dei aspiranti all'Everest & Co. come si pratica gia' un po' in alcuni luoghi del mondo. Un sistema etico che raccoglie le raccomandazioni e anche impone condizioni universali per la protezione delle montagne dai molti scalatori poco etici ed responsabili verso le culture, popoli e il ecosistema, sarebbe certo una via d'uscita, sopratutto che ci sono già le associazioni mondiali e locali dei alpinisti e Club Alpini che potrebbero consigliare i governi concerni.

 

Per il Nepal, gli aumenti sopra descritti dovrebbero entrare in vigore dal 2021, ma sarebbe più opportuno di farlo subito, altrimenti c'è il rischio che nel 2020 si ripete il 2019, sopratutto adesso che i rumori diffuso dal interno dell'amministrazione stessa spingerà forse molti di tentare nel 2020, visto che dopo costerebbe molto di più'. Speriamo prevalga il buon senso e non il business, che come si vede non ha sotto controllo il peggioramento ecologico che non solo tocca la natura, ma anche le popolazioni che ci vivono ai piedi delle montagne non solo dell'Everest.