GENTI E RELIGIONI

Informazioni per viaggiare in Cina

Cenni sulla gente del paese e le sue religioni.

 

LA GENTE - FRA HAN E UIGUR

La Cina ha una popolazione di 1.347.350.000 (2011, stimati) abitanti, con una densità di 141 ab./km2. La popolazione è sparsa in modo molto irregolare; è  concentrata prevalentemente a est nelle grandi pianure, mentre a ovest, zona più aspra e arida, vi è una densità bassissima. La Cina è lo stato più popolato al mondo e la sua popolazione rappresenta circa un sesto dell'intera popolazione mondiale. Popolato da ben 1 miliardo e 350 milioni di persone. Oltre agli Han (l’etnia cinese), che costituiscono circa il 92% dell’intera popolazione, vivono in Cina altri 55 gruppi etnici che compongono complessivamente meno di 70 millioni. Stiamo contando solamente le persone abitanti nella Repubblica Popolare Cinese, non i cinesi d’oltremare, quelli Taiwanesi e quelli che a loro volta vivono nei paesi limitrofi. I cinesi sono il popolo più diffuso sul pianeta. Le minoranze nazionali (in cinese shaoshu minzu) o minoranze etniche generalmente hanno una propria cultura e lingua tradizionale. Fisicamente le differenze tra questi gruppi e i Cinesi Han non sono molto grandi, poichè la maggioranza divide con gli Han le varianti del fenotipo Mongolo; è solo nel Xinjiang che si trovano forme Centroasiatiche e Caucasiche. La nazionalità Han si trova in tutte le parti del paese, ma principalmente nelle valli del Huanghe (Fiume Giallo), del Changjiang (Fiume Azzurro o Yangtze) e del Zhujiang (Fiume delle Perle) e nella Pianura Songliao del nord-est.

 

LE MINORANZE

Le minoranze etniche, complessivamente ca. 70 milioni, sebbene piccole come popolazione, abitano il 50-60% dell’area totale del paese, principalmente nella Mongolia Interna, Xinjiang, Tibet, Guangxi e Ningxia e in alcune zone delle seguenti province: Heilongjiang, Jilin, Liaoning, Gansu, Qinghai, Sichuan, Yunnan, Guizhou, Guangdong, Hunan, Hebei, Hubei, e Fujian.
Le aree abitate dalle minoranze vivono in grandi regioni montuose remote, altopiani, aree boschive o tenute a pascolo. La maggior parte delle aree abitate dalle minoranze etniche si trovano nelle regioni di confine verso l’ovest del paese.
Fra le molte minoranze un elenco dei più importanti:

I Zhuang che vivono nel Guangxi, Yunnan, Guangdong, Guizhou.
I Man (Manchi) che vivono nel Liaoning, Jilin, Heilongjiang, Hebei, Beijing, Mongolia Interna
I Hui che vivono nel Ningxia, Gansu, Henan, Hebei, Qinghai, Shandong, Yunnan, Xinjiang, Anhui, Liaoning, Mongolia Interna, Heilongjiang, Jilin, Shaanxi, Beijing, Tianjin
I Miao che vivono nel Guizhou, Hunan, Yunnan, Guangxi, Sichuan, Guangdong, Hubei
I Uygur che vivono nel Xinjiang I Yi che vivono nel Sichuan, Yunnan, Guizhou, Guangxi
I Tujia che vivono nel Yunnan I Mongoli che vivono nella Mongolia Interna, Xinjiang, Liaoning, Jilin, Heilongjiang, Gansu, Qinghai, Hebei, Henan
I Tibetani che vivono nel Tibet, Qinghai, Sichuan, Gansu, Yunnan

 

RELIGIONI IN UN PAESE ATEO

La Repubblica Popolare della Cina è ufficialmente atea.

La popolazione religiosa è costituita da trecento milioni di persone di cui una netta maggioranza (il 95%) è fedele alla tradizionale unione di Buddhismo e Taoismo.

Seguono le due principali religioni minoritarie del Paese, ovvero il Cristianesimo (3,0%) e l'Islam (1,5%)

 

TAOISMO, LAO TSE E IL TAO TE CHING

Il Taoismo nasce direttamente dall'influenza della cultura sciamanica della valle del Fiume Giallo. Il Taoismo sorse sullo stesso terreno culturale in cui nacque il Confucianesimo e si servì degli stessi elementi utilizzati da questo, che formavano il patrimonio intellettuale della Cina della seconda metà del 1° millennio a.C. Lao-Tse è considerato il fondatore del taoismo, ma esistono a livello scientifico dei dubbi sulla sua reale esistenza storica. La tradizione ci dice che Lao tzu (o Lao tze) - è in realtà un soprannome che vuol dire "vecchio maestro" -, si chiamava Chung-erh o Po-yang o anche Lao tan. Visse nel 6° secolo a.C. ed era di qualche anno più vecchio di Confucio. Nacque nel villaggio di Ch'u-jen, nel territorio dell'odierno Honan (Cina orientale, a sud di Pechino). Fu storiografo negli archivi imperiali.
Lao tzu abbandonò il suo incarico quando la corte iniziò a dare segni di decadenza e se ne andò verso ovest. Arrivato al passo di Han-ku, il guardiano Yin Hsi gli chiese di scrivere un libro per lui e Lao tzu espose allora le sue dottrine nel Tao Te Ching. Poi partì e non se ne seppe più nulla.

L'opera di Lao Tzu è divisa in due parti, la prima sul Tao e la seconda sul Te. In seguito fu suddivisa nel numero mistico di 81 capitoletti, e il nome di Tao Te Ching fu dato, sembra, da uno dei suoi commentatori, Ho-shang Kung. L'opera ci è giunta anche in un'altra redazione, non molto diversa dalla prima, curata da Wang Pi.

Nei secoli a cavallo dell'era volgare, i seguaci del Taoismo si dedicarono sopratutto alla speculazione metafisica e in particolare al problema della morte e dell'immortalità. Nacque così una forma di religione taoista, che assunse ben presto aspetti istituzionali ed ebbe, sotto la dinastia dei Tang (620-906 d.C.), una enorme diffusione, pari al buddismo.

In campo artistico, il Taoismo, concedendo assoluta libertà all'individuo, permise la creazione di opere d'arte concepite per il godimento del letterato e del pittore e non, come volevano i confuciani, in esclusiva funzione di un certo tipo di società.

Oggi il Taoismo è diffuso nelle comunità cinesi sparse per il mondo, ed in particolare a Taiwan, Vietnam e Singapore.

 

CONFUCIO, ZHONG-NI E IL GRANDE IMPERATORE

Confucio è il più famoso filosofo Cinese, fondatore del Confucianesimo. Confucio si impegnò per porre freno alla corruzione morale e politica nella Cina del suo tempo. Quando egli si dimise dall'incarico di ministro, riprese la sua vecchia vita da insegnante itinerante, cercando inutilmente un principe disposto ad applicare le sue riforme. Fu sepolto a Shandong; i suoi insegnamenti, tramandati di generazione in generazione oralmente, furono scritti dai suoi fedeli discepoli.

Questo culto è il principale sistema di pensiero della filosofia cinese, nato dall'insegnamento di Confucio e dagli scritti dei suoi discepoli. Questa dottrina offrì un fondamento teorico alle istituzioni politiche della Cina e da qui si diffuse in Corea, Giappone e Vietnam. Non fu mai una religione con una chiesa o un clero; Confucio non si proclamò divinità ed i templi costruiti in suo onore non erano un luogo di culto, ma edifici pubblici destinati a cerimonie annuali, la più importante era, naturalmente, il compleanno del filosofo. Secondo Confucio erano i pensieri dei cittadini più poveri a garantire la salvezza dello stato.

Egli pensava che uno stato, con molti riti e musiche, avrebbe avuto cittadini felici e virtuosi, quindi non sarebbero sorte leggi visto che la popolazione avrebbe vissuto senza preoccupazioni.

Confucio (Kong Zhong-ni, Kongzi), nato nel 551 a.C. Il confucianesimo ha dominato per oltre 2000 anni la vita politica e religiosa della Cina, poiché regolava i riti di Stato della casa imperiale. Il principio della pietà filiale descrive implicitamente il codice di comportamento tra superiori e inferiori (padri e figli, proprietari terrieri e braccianti, imperatore e sudditi), fornendo la base delle leggi, dei rapporti sociali e familiari, fino al culto degli antenati.

Confucio, tramite i suoi scritti ed insegnamenti, ha definito un sistema di etica sociale fondata sulla gerarchia e sulla dualità di ogni relazione, che definiva diritti e doveri dei partecipanti alla relazione stessa. Infatti i tre maggiori principi del confucianesimo furono:

•    il re comanda il ministro
•    il marito comanda la moglie
•    il padre comanda il figlio.

Questi insegnamenti hanno determinato la creazione di una società molto gerarchica sia nelle relazioni intra-famigliari, sia inter-famigliari. Oltre a questi tre principi, Confucio ha definito una serie di virtù da perseguire a garanzia di una società armoniosa, riassumibili in:

•    Bontà
•    Correttezza
•    Ritualità
•    Saggezza
•    Credibilità

Non divenendo mai una religione, ma rimanendo una dottrina di comportamento etico, il confucianesimo si è intrecciato e integrato con le altre correnti filosofiche-religiose come il taoismo e il buddismo, dando ad esse una localizzazione rispetto alle stesse correnti in altre parti del mondo.

 

RELIGIONI TRADIZIONALI, CI SONO ANCORA>

Le antiche religioni erano ovunque, e quindi anche nella Cina c'era un culto sciamanico.
Le divinità e i miti più antichi erano già molto lontani nel tempo dagli autori dei testi Han nei quali appaiono per la prima volta: le loro descrizioni sono state reinterpretate dalla cultura dell'epoca. Malgrado ciò, vi troviamo tracce di culti totemici e dell'evocazione di una dualità Terra-Acqua.
Oggi giorno, la religione tradizionale cinese viene ancora praticata. Si tratta di un insieme di credenze e pratiche religiose che seguiva la maggioranza dei cinesi prima del 1949. Le diverse scuole taoiste ne sono scaturite e l'hanno arricchita di numerosi concetti, riti e divinità. Il buddismo e il taoismo popolare sono delle forme di questi insieme sincretico che non ha nessun riconoscimento ufficiale perché non è globalmente rappresentato da nessun organismo o associazione.

 

SCIAMANESIMO

Lo sciamanesimo è ancora praticato da alcune minoranze in Cina. Il Dongba è una sorta di paganesimo con influenze lamaiste. Prende radici da una popolazione che vive nello Yunnan. In qualche forma lo sciamanesimo è sopravissuto in tutta la Cina.

 

IL BUDDHISMO IN CINA

Il buddismo appare in Cina nel primo secolo dopo Cristo; influenza profondamente la religiosità dei cinesi, portando uno sconvolgimento nel pensiero cinese dell’epoca, fino ad una completa fusione tra i due nel periodo della Dinastia Tang, generando persino forti ondate repressive contro i buddisti.
La Cina è stata uno dei maggiori centri di sviluppo dell'insegnamento buddista, grazie alla sua opera di traduzione e espansione della religione attraverso numerose regioni dell'Asia. Giappone e Corea hanno beneficiato particolarmente della ricchezza delle cultura buddista cinese.
Il buddismo cinese è in maggioranza della corrente Mahayana. Una delle sue forme, il buddismo tibetano (o lamaismo), è diffuso soprattutto nel Tibet e in Mongolia Interna e raggruppa sempre più adepti tra la popolazione Han in questi ultimi anni. Il buddismo del Piccolo Veicolo è ugualmente presente in Cina, ma nettamente minoritario.
Il buddismo ha la sua nascita con il principe ereditario Gautama Sakyamuni (560-480 a.C.) in Nepal.

Nel 250 a.C. prende strada una nuova branchia che si proclama il Grande Veicolo (Mahayana) e definisce il buddhismo antico Piccolo Veicolo (Hinayana). Questa corrente di pensiero arriva nel territorio cinese verso il I secolo d.C. e percorre un lungo cammino nel corso dei secoli prima di essere completamente assorbita in Cina.

Luoyang è uno dei primi centri di traduzione, dove monaci della Partia, Scizia, India e Sogdiana organizzano la traduzione e diffusione del pensiero buddhista. Nella prima fase di approdo, la filosofia buddhista viene applicata nelle controversie che si creano tra III e IV secolo d.C., mentre già nel V e VI secolo d.C. vengono riconosciute le fonti originarie indiane.

L’epoca della Dinastia Tang, di enorme fioritura culturale, invece vede una completa e consapevole assimilazione della dottrina filosofica.  Dal III secolo d.C. fino alla caduta degli Han, i due elementi della filosofia buddhista, concentrazione (dhyana) e saggezza (prajna) destano la massima attenzione.

 

ISLAM

Dal VII secolo, l'Islamismo rappresenta un ulteriore veicolo di scambi culturali, particolarmente ricco in Cina. Lungo la Via della seta, la vicinanza di molte culture ha facilitato l'ingresso della religione islamica nel cuore dell'Impero Celeste. La regione dello Yunnan è stata parimenti un luogo favorevole negli scambi cino-islamici: il celebre navigatore Zheng He era un mussulmano originario dello Yunnan. I membri dell'etnia Hui, culturalmente del tutto simili agli Han attuali fuorché per la religione, discendono dagli Han convertiti che hanno assorbito popolazioni mussulmane non cinesi.

 

CRISTIANESIMO

Le prime tracce di influenze cristiane in Cina risalgono a delle steli nestoriane del VII secolo, durante la dinastia Tang. Tang Wu Zang (della dinastia Tang) governò dall'840 all'846. Noto come uno zelota taoista, dapprima soppresse il Buddismo in Cina per i suoi eccessi percepiti, quindi attaccò tutte le altre religioni "straniere", incluso il cristianesimo.
Oggigiorno i dati ufficiali parlano di più di 4600 chiese della Chiesa patriottica, ufficialmente accettata dalle autorità; vanno inoltre aggiunti i luoghi di culto della Chiesa Cattolica, non riconosciuta dal governo.

 

FESTE - PER TANTI GUSTI DIVERSI

Sono quattro le feste più importanti in Cina:
La festa che si celebra con particolare solennità in Cina è quella dell'Anno Nuovo, o Festa della Primavera, che si svolge in gennaio o in febbraio.

Il Festival Qingming nel dodicesimo giorno del terzo mese lunare, in aprile, è un’occasione per un tributo agli antenati.

Nella Festa della Barca del Drago, nel quinto giorno del quinto mese lunare, luglio normalmente, viene commemorato Qu Yuan, ministro e poeta. È una festa celebrata sopratutto nella Cina del sud.

La Festa di Metà Autunno, anche nota come Festa della Luna, cade il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, tra settembre e ottobre. È una festa molto importante sopratutto per gli innamorati. Al sud, in città come Hangzhou la città cinese preferita per celebrare i matrimoni, è una festa molto rinomata.

Tra gli altri festeggiamenti tradizionali da segnalare sono: durante la primavera la Festa delle Lanterne a Zigong nel Sichuan dai primi giorni di febbraio ai primi di marzo, la Festa delle Barche di Qintong a Yangzhou i primi di aprile manifestazione folkloristica con regate ed altri spettacoli, la Festa della Peonia di Luoyang dopo la metà di aprile, la Festa Internazionale degli Aquiloni di Weifang (capitale mondiale degli aquiloni) nello Shandong, la Festa dell'Acacia a Dalian nel Liaoning negli ultimi giorni di maggio, la Festa della dea Mazhu nel Fujian il 25 aprile e il 4 ottobre con una fiera, danze e spettacoli popolari, la Festa dell'Azalea a Qianxi e nel distretto di Dafangxian nel Guizhou in aprile.

Il calendario estivo prevede la Festa Internazionale delle Barche a forma di drago di Yueyang nello Hunan verso la metà di giugno, la Festa della Birra nello Shandong a Qingdao in agosto, la Festa del Cocomero di Daxing a Beijing da giugno a luglio, il Festival Jiuhua nella provincia dell'Anhui in agosto, la Festa delle Grappe Famose del Guizhou da luglio ad agosto in varie città e cittadine, la Festa dell'Uva nello Xinjiang nella zona di Turpan verso la fine di agosto.

L'autunno cinese offre il suggestivo spettacolo unico al mondo della Festa di osservare la marea del fiume Qiantang nel mese di settembre, con danze e canti. Più importante è la festa della Repubblica che va assieme alle ferie nazionali dal 1 al 8 ottobre, paragonabile al ferragosto in Italia.

In inverno infine il Festival del Ghiaccio e della Neve di Harbin dai primi di gennaio ai primi di febbario, la Cerimonia religiosa del monastero Labulun di Xiahe nel Gansu durante la prima metà di gennaio e ripetuta tra giugno e luglio, la Festa della Brina Ghiacciata di Jilin nella provincia del Jilin, il Festival del Ghiaccio di Longqingxia a Beijing da metà gennaio a tutto febbraio, la Festa dei Fiori nel corso della Festa della Primavera a Guangzhou nel Guangdong verso la fine di dicembre lunare.

Le genti nel Guizhou si evidenziano nel loro modo di vestire, nell'artigianato e nelle feste come per il capodanno, la nascita del primo germoglio, l'arrivo della primavera, la semina e il raccolto. Il gruppo dei Miao Xiaohua celebra ogni anno il Tiahuapo, ossia la Festa della Collina in Fiore, considerata una ricorrenza primaverile e dell'amore, che vede la partecipazione di oltre diecimila persone che indossano magnifici costumi ricamati e vistose acconciature. La collina di Nankai sede della festa appare vivacemente punteggiata di rosso e decorata con una cascata di fiori.

Per le festività in Tibet, vedere sotto Tibet.

Festivitá nazionali della Cina

•    1° gennaio: Capodanno
•    Gennaio/febbraio (data variabile): Capodanno cinese
•    8 marzo: Festa della donna
•    1° maggio: Festa dei lavoratori
•    1° giugno: Festa dei bambini
•    1° luglio: Festa del PCC
•    1° agosto: Festa dell'Esercito Popolare di Liberazione
•    1° ottobre: Festa della Repubblica