QUANDO ANDARE, CLIMA E ABBIGLIAMENTO

Guida viaggi Tibet - quando andare

Viaggiare in Tibet è possibile tutto l’anno, anche d’inverno!

 

Tibet, il tetto del mondo, il paese delle nevi. Certo, l'immagine del paese remoto dietro l'Himalaya è pieno di vette innevate, venti e temperature basse. Scegliere il periodo migliore per il proprio viaggio in Tibet è molto importante. Ben preparato, si può visitare il Tibet tutto l'anno, anche nei mesi invernali!

 

Il clima del Tibet

In Tibet bisogna considerare che ci si viaggia mediamente superiore di 4000 metri, quindi le temperature hanno una forte escursione termica e, se la giornata non è soleggiata, possono scendere notevolmente in tutte le stagioni. Di notte preparatevi anche attorno agli 0 gradi, in qualunque periodo dell'anno. I venti spesso anche forti causano una forte instabilità delle temperature, e anche con il sole alto nel cielo la temperatura percepita è bassa. Generalmente il cielo è sereno, ma in estate le precipitazioni sono più frequenti, in particolar modo vicino all'Himalaya, colpito a Sud dai monsoni e il sudest delle regioni tibetane nel Sichuan e Yunnan che risento il monsone che avanza dalla Cina verso nord fino all'altipiano tibetano.

In inverno si viaggia senza problemi sulle strade principali  e solo poche strade rimangono chiuse o bloccate d'inverno come quella per raggiungere Rongbuk, ai piedi dell’Everest e alcune strade che sono dirette in aree molto remote, come nel Changtang nel Nordovest del Tibet, dove alcuni passi sono soggetti a chiusure più o meno lunghe secondo la condizione meteo.

 

Valori medi delle temperature in °C e precipitazioni in mm a Lhasa (3650 m)

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Viaggiare in Tibet è possibile tutto l’anno, anche d’inverno!

 

Avviso

 

Da ormai diversi anni il governo chiude la Regione Autonoma del Tibet verso fine febbraio fino al 31 marzo al turismo internazionale (non al turismo nazionale) per riaprire inizio aprile. Le regioni tibetane del Qhinghai, Gansu, Sichuan e Yunnan non hanno questa limitazione per i turisti stranieri.

 

I periodi dell'anno per viaggi

 

Da aprile a inizio settembre le temperature sono miti ma ricordate che il vento abbassa la temperatura, portate con voi abiti leggeri, ma anche un pile o maglia calda, nonche una buona giacca calda perchè la sera le temperature sono più fresche, oltre i 4200 m anche fredde. Durante l'estate il disturbo della polvere sia in Tibet come in Nepal è minimo, e i paesaggi sono verdeggianti ed alcuni festival sono interessanti da osservare.

 

Da fine giugno a fine settembre sia le temperature diurne che notturne salgono e si consiglia qualche ricambio in più per la pioggia, sopratutto nelle regioni che si passano per giungere il Tibet come la Cina (Pechino, Chengdu) o il Nepal, dove vige meteo più umido e caldo. In Tibet stesso, si ha un clima variabile con sole, annuvolamenti e scarse piogge.

 

In questo periodo il monsone domina il clima dell’Asia meridionale e sudest Asia, influenza anche le regioni tibetane, anche se in forma molto lieve generalmente più si va verso il Tibet occidentale. In questo periodo può piovere o avvolte nevicare e la vista sulle vette é naturalmente meno buona che nei altri periodi dell’anno. Tuttavia, anche l’Everest solitamente si vede in questo periodo, almeno questa l’esperienza dei centinaia di viaggiatori che hanno visitato il Tibet con noi. Per chi invece viaggia nel Tibet orientale del Khma e Amdo, deve calcolare più annuvolamenti, sopratutto nel Sudest delle regioni tibetane nel Sichuan o Yunnan. 

 

Da ottobre a metà-fine novembre le temperature sono mite di giorno e si può andare in giro spesso anche in maglia. Le notti sono sempre da considerare fresche e poi fredde. In questo periodo molti tibetani visitano i luoghi sacri ed il cielo e veramente "super" terso.

 

Da fine novembre a metà-fine marzo in tutte le regioni tibetane, le giornate soleggiate sono relativamente mite, ma le temperature notturne possono scendere anche parecchi gradi sotto lo zero. In questo periodo il Tibet ha un fascino davvero spettacolere: pochissimi turisti e molti nomadi pellegrini che visitano le città, monasteri e luoghi sacri.

 

Kailash, Guge e Chang Tang

 

Generalmente l'Ovest del Tibet, le aree del Ngari (Kailash) e Chang Tang sono mediamente da considerarsi più fredde che altre aree, qui il periodo migliore di viaggio migliore va da inizio-metà di maggio a fine ottobre, novembre già le temperature al Kailash potrebbero rendere impossibile il trekking-kora del Kailash, tuttavia tralasciando il trek è possibile viaggiarci e visitare il lago Manosarawar, le fonti di Thirtapuri, il regno di Guge. Nel Chang Tang alchuni dei passi potrebbero nel periodo invernale essere impassabili anche per più giorni nelle aree remote.

 

Il passaggio Nepal - Tibet durante l'estate

 

Generalmente il passaggio fra Nepal e Tibet si svolge lungo le strade che portano dalla frontiera alla capitale Kathmandu. Attualmente è aperto il valico nei pressi di Kiyrong e Rasuwaghadi. Mentre sull'lato tibetano non ci sono particolari problemi sulle ottime strade, da Rasuwaghadi fino a Trishuli, ovvero i prima ca. 60 km di strada sono più o meno sterrati e attraversa una regione relativamente instabile per le frane locali che possono interrompere la strada e quindi la viabilità sopratutto durante il periodo delle piogge, solitamente durante i mesi da giugno a fine settembre. In caso di interruzioni, localmente ci organizza a passare eventuali frane a piedi. C'è la possibilità di prendere elicotteri con pagamento in loco, anche se non sono garantiti sempre operanti e i costi (supplementari) sono spesso alti (stimato fino a 350 USD a persona nel 2018) ed è utile esserne assicurato per queste eventualità.

 

Viaggiare d'inverno in Tibet

 

L'inverno è indubbiamente il periodo meno considerato per viaggiare in Tibet, ma anche durante l'inverno, il clima secco e le radiazioni solari molto forti creano temperature diurne "mite" e percepite ben oltre a quelli segnate dal termometro. Il cielo è estremamente terso, i paesaggi si presentano spesso con un strato di neve sparpagliato dal vento, come un strato di zucchero velato, aggiungendo magia al paesaggio. Le precipitazioni nevose vere sono invece assai scarse.

Le temperature notturne, che possono scendere tuttavia a parecchio sotto lo zero, anche se per esempio a Lhasa (3595 m) le temperature medie esterne nel mese di dicembre variano da +8°C a -9°C e quindi paragonabili all'inverno europeo. Grazie all'aria estremamente secca le temperature diurne percepite solno molto più alte di quanto uno potrebbe pensare, il che rende il giorno spesso piacevole.

I tibetani reggono il freddo molto meglio che noi, non sono abítuati al riscaldamento ovvunque e solo albergi stellati offrono un riscaldamento valido nelle camere, sopratutto nelle città grandi come Lhasa, Gyantse, Shigatse e Tsedang. Al di fuori dalla città diventa un problema risolvibile parzialmente con stufe elettriche, a gas e coperte elettriche, ma non è trascurabile che tuttavia si viaggia in aree remote.

La viabilità è sorprendentemente buona anche nei mesi invernali, come altrove in Cina, il governo investe molto nelle infrastutture e difficilmente si hanno problemi di viabilità poiche le strade principali sono moderne e ben tenute anche nei angoli meno visitate.

Il vantaggio del viaggiare d'inverno in Tibet è il numero ridotto di turisti che si incontrano nei luoghi di grande interesse durante l'estate come il Potala e i grandi monasteri. L'inverno per molti tibetani e tempo di svago e pellegrinaggio. Molti di si dedicano a incamminarsi lungo le strade verso i siti di pellegrinaggio e monasteri importanti, sopratutto del U-Tsang, ovvero la regione di Lhasa, prostrandosi continuamente per ragiungere la meta del proprio pellegrinaggio! Un viaggio durante l'inverno è da pianificare bene, magari usando alberghi adeguati, l'esperienza di un Tibet di una volta è più facile e piacevole durante questo periodo, che chiede tuttavia dei compromessi in merito di riscaldamento: oltre ai alberghi buoni e alchuni ristoranti, il riscaldamento è spesso limitato alla sala pranzo o cucina e la vettura nella quale si viaggia. Se questo non scoraggia, viaggiare il Tibet d'inverno è stupendo e sicuramente gratificante nei termini culturali e umani.

 

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Abbigliamento: verstirsi bene!

 

In Tibet si viaggia ottimalmente con vestario pratico, da outdoor ed in conseguenza informale, ma mai "leggeri" rispettando la cultura tibetana. Pantaloncini corti, gonne sopra il ginocchio e canottiere sono sconsigliate per i costumi locali nonostante il leggero modo nel convivere fra i sessi suggerirebbe. 

Di regola portate, durante l’autunno, l’inverno e la primavera, vestiario invernale mentre dalla primavera tarda da maggio a settembre, portate vestiario estivo – primaverile e qualche capo di vestiario invernale per i momenti freschi o freddi che incontrerete sicuramente durante il viaggio. .

Ricordate sempre che le temperature possono anche per via dei venti, spesso scendere molto e che a Lhasa può buttaree qualche filo di neve anche ad agosto! È più facile togliersi un capo che cercare di comprarne uno al momento. Gli tibetani di fatto sono il miglior esempio per capire cosa serve in Tibet: scarpe buone, coprirsi bene da testa a piede contro il sole forte e il vento che impegnano la pelle fortemente (pensate alle creme idratanti e prottettivi).

Un Foulard è molto utile per la polvere che il vento solleva, come una mascherina protettiva. Un Foulard può essere utilke anche per coprire la testa contro il sole.

Un capello o un beretto sono sempre molto consigliato, ricordando che il vento è quasti presente.

Occhiali di sole sono importantissimi, l'aria rarefatta filtra meno i raggi del sole! Pensate ad alti fattori di protezzione anche sopra i 30.

Guanti sono utili per proteggere le mani contro il sole come il freddo!

 

Le scarpe: comodità e dolori!

 

Le scarpe in un viaggio in Tibet sono molto importanti, dato le molte piazze ricoperte da pietre irregolari, le scalinate spesso ripide in pietra o legno dei monasteri. Consigliamo quindi scarpe da escursionismo leggero, che sono scarpe più leggere delle classiche scarpe da trekking, scarpe ginnastica (con suola antiscivolo) o sandali da trekking che vanno bene anche per l'escursione al Campo Base Everest (affinche non si fa del serio escursionismo nei d'intorni). . Scarpe con tacchi per esempio farebbero un pessimo servizio durante le visite ai antichi monasteri e non solo! Le scarpe da escursionismo vanno bene anche per l'escursione al Campo Base Everest (affinche non si fa del serio escursionismo nei d'intorni).

Se si va in alta montagna o trekking, sono ovviamente consigliate scarpe alte e robuste da trekking (e abbigliamento adeguato). Consigliamo di comprare scarpe prodotte in Italia, sopratutto quanto concerne il comfort, la qualità e la sicurezza.

 

Dimenticato qualcosa a casa?

 

Ben che oggi non è più un grande dilemma. È difficile trovare a Lhasa capi oríginali, ma si trovano molti negozi di abbigliamento "outdoor", sopratutto di marche cinesi, mentre se passa per Kathmandu, trovi un mercato specializzato in materia, soddisfacendo ogni eventuale evenienza. La qualità dei prodotti non raggiungà la qualità dei prodotti esteri, ma sarà sempre sufficente per un viaggio in Tibet!

 

guide viaggi Tibet - quando andare 

Manderemo prima di iniziare il viaggio (se organizzato da noi) i nostri fogli informativi per meglio viaggiare in Tibet!