Nepal: viaggiare dopo il terremoto

Nepal: viaggiare dopo il terremoto

Nepal: alcuni turisti in bici qualche giorno fa.

 

Nepal: la situazione per viaggiare nel paese ad oggi

18 giugno 2015. Il Nepal è stato colpito da un devastante terremoto il 25 aprile 2015 e successivamente diverse scosse di assestamento, tra cui una grande il 12 Maggio 2015. I dati riflettono la severità della catastrofe: oltre 8700 vittime, più di 23000 feriti, migliaia di case distrutte. Ci sono ancora scosse di assestamento, ma stanno diminuendo di numero e intensità giorno dopo giorno, fino a raggiungere un livello 'normale', e la probabilità di un altro grande terremoto continua ad allontanarsi sempre di più.

Per chi pianifica un viaggio in Nepal è difficile decidere "da lontano" se e come sia possibile viaggiare oggi nel paese. Senza togliere nulla ai fatti tragici, molti media non hanno riportato sempre oggettivamente la realta, essendo più orientati allo "scoop". Vale a dire che, oltre agli edifici, le aree, le città, e le persone che sono state colpite dal terremoto, sarebbe anche importante far notare che numerosi edifici, aree, città e persone non sono ne sono state toccate. Per questo diamo qui una nostra valutazione della situazione attuale cercandoo di darvi un'idea della reatà vista da chi vive sul posto e conosce di persona la situazione, non come tour operator.

In generale possiamo dire che si, si può viaggiare, alcuni anche lo fanno adesso e il governo ha da pochi giorni riaperto al pubblico i siti Unesco come le piazze Durbar di Kathmandu, Patan e Bakthapur, anche per segnalare al mondo che il tempo non si è fermato al 25 aprile, ma molto è stato fatto e viene tuttora fatto, e dai soccorsi si è passati alla ricostruzione. Ovvio che bisogna tenere in conto che molto è da fare e quindi anocra nei prossimi mesi perlomeno si vedrà molti monumenti danneggiati o distrutti, alchuni villaggi storici della valle come Lhubu sono inagabili per i lavori, e non si può togliere questo fatto e chiarmante uno può dirsi anche che "spostiamo il viaggio ad un altro anno quando tutto è ritornato complentamente alla normalità

I luoghi principali da visitare hanno tutti subito dei danni, sopratutto i templi non restaurati diciamo negli ultimi 20 anni, e le distruzioni sono un pò ovunque nella valle di Kathmandu, anche se nel complessivo sono minori rispetto all'impressione diffusa anche dai media. In realtà sono stati colpiti sopratutto gli edifici vecchi senza intervento da decenni e le costruzioni recenti costruiti alla veloce per scopi commerciali.

Le regioni del Sud (Terai) del paese non hanno tanto risentito, cosi come l'ovest dal Manaslu in poi e dall'Everest verso oriente. Chitwan, Lumbini, Janakpur, Bardia per nominare quelli più noti, sono agibili come sempre.

Le strade e i ponti del paese non hanno subito danni notevoli (il che ha agevolato tantissimo gli aiuti e soccorsi). Anche le strade minori sono tutte aperte.

Se venite in Nepal durante la stagione dei monsoni si consiglia di essere attenti e viaggiare in zone non soggette a frane "regolari" poichè il terremoto e le sue scosse di assestamento ne hanno aumentato il rischio sopratutto nelle zone montane.

Il passaggio via terra per il Tibet presso Kodari è ancora chiuso e dovrebbe riaprire verso metà/fine luglio, come Simikot/Humla che è chiuso al momenot dalla parte tibetana/cinese.
Tutti gli aeroporti e piste d'atteraggio STOL (di montagna) del paese sono aperti ed operativi. Tutti voli internazionali sono regolari, alcuni hanno solo ridotto le frequenze.

Al momento molti ristoranti e alloggi sono ancora chiusi, sia per i pochi ospiti, sia perche molti dipendenti che sono tornati nei distretti per aiutare ai propri cari e parenti.

Circa il 90% degli alberghi per i turisti sono stati trovati in buone condizioni in seguito alle ispezioni. Un solo albergo 5 stelle e due alberghi minori sono stati parzialmente chiusi nel paese.
Consigliamo non fidarsi troppo delle Guest House, che a noi spesso non sono sembrate ottime.

Naturalmente gli Hotel e alloggi che usiamo noi per i nostri ospiti, sono stati da noi personalmente verificati.

Per chi di passaggio in Kathmandu per il Tibet quindi certamente si può transitare in Nepal, anche se la strada fra Nepal e Tibet rimane chiusa che non permette di fare il classico "overland" fino alla fine di luglio. Il Tibet ha risentito nel sudovest sopratutto nella regione da Tingri alla frontiera, con notevoli danni a case e monasteri locali.

Per chi transita in Nepal per il Bhutan vale quanto sopra per il Nepal. Il Bhutan non ha risentito particolarmente del terremoto nel Nepal.

Per quanto concerne i trekking o viaggi nelle regioni montane, purtroppo il Langtang è fortemente danneggiato e probabilmente non sarà aperto per tutto il 2015, simile vale per la valle del Rolwaling e il Helambu.

Il circuito del Manaslu ha danni creato da diverse frane nella sezione bassa e vari ponti sono anche danneggiati, ma si stima di riaprire il circuito per metà settembre. Ci saranno meno Trek Lodges aperti, una tenda in riserva non guasterà.

La regione ai piedi dell'Everest (che si è spostato 3 cm a sudest!!) per l'autunno sarà pronta ad accogliere i molti escursionisti e già adesso, secondo le nostre verifiche in loco, non si hanno particolari problemi nel Khumbu. Alchuni villaggi sono fortemente danneggiati, come Thame e Khumjung, mentre Namche Bazar non ha molti danni. I lavori di ricostruzione già attivati indicano che non ci sarà problema per un trek in autunno.

La regione dell'Annapurna ha subito danni minori, incluso il Mustang ed il Naar e Phu. Tutti gli altri trekking come il Makalu, Kanchenjunga, DolpoRara e cosi via sono percorribili.
Se consigliamo di andare in trekking in Nepal in questo momento?

No, noi non consigliamo questo. Consigliamo di prendere in considerazione il trekking in Nepal di nuovo da agosto e avanti. Da metà settembre in poi, crediamo che la situazione per gli escursionisti sia "normalizzata" ad eccezione della regione del Langtang, ma anche per il Rolwaling e Helambu non si è certo ancora.

Il Nepal è un paese stupendo con i vari popoli che nella crisi presente hanno dimostrato di essere forte, uniti e solidali al di sopra di etnie e caste. La vita va avanti e si torna nel possibile ad una esistenza normale.

Millioni di nepalesi riparano, sistemano, piantano riso adesso come sempre. Le festività sono riprese, ritornano i sorrisi, guariscono le ferite.

Viaggiare in Nepal è sempre ancora un'esperienza unica e appagante, e visitarlo ora è senza dubbio uno dei migliori modi per aiutare questo paese fantastico e la sua gente a recuperare.
Certo, vediamo una flessione negli arrivi, ma le prenotazioni e l'interesse generale che riceviamo indicano una ripresa relativamente veloce.

Con noi potrete viaggiare in Nepal come sempre sapendo di avvalervi di una logistica professionale e attenta alle vostre esigenze, sicuri che tutti i nostri viaggi in Nepal sono realizzati con la massima attenzione verso la sicurezza sia per percorsi, itinerari, quanto per alloggi scelti.